Senza giudice a Berlino
Il libro di Giobbe è inserito da Ceserani nei Romanzi giudiziari delle edizioni Sellerio, come possibile “primo grande processo dell’immaginario occidentale”.
Di nuovo è uno scritto da leggere integralmente. Come esempio citiamo, però, solo un passo, nel quale emerge l’inestinguibile aspirazione dell’uomo ad un giudice che possa sanzionare i torti che egli subisce: aspirazione frustrata in Giobbe perché l’autore dei torti che lo affliggono è Dio:
“Dio non è un uomo come me, non posso rispondergli, né citarlo in tribunale. Non esiste un arbitro che possa decidere tra noi, per togliermi di dosso il bastone di Dio e liberarmi dal suo terrore. Solo allora parlerei senza paura. Poiché non è così devo vedermela da solo”.
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