Clementina e Novella
Le Facezie di Poggio Bracciolini sono un testo satirico ma non guasta.
Uno dei casi è il seguente:
"Si discuteva a Venezia una causa testamentaria davanti a una curia secolare. Erano presenti gli avvocati di parte, ognuno a difesa dei diritti del proprio assistito. Tra questi avvocati era un prete che citò in appoggio alla sua difesa la Clementina e la Novella, riportandone alcuni brani. Ecco che allora uno dei giudici più anziani, disinformato su quei nomi e ben poco avvezzo alla saggezza di Salomone, tutto burbero si volse all'avvocato, sbottando: «Ma che diavolo! non ti vergogni a nominare donne sfrontate e meretrici di fronte a uomini così degni, allegando per di più i loro detti come massime di legge?». Quello stupido credeva che Clementina e Novella non fossero leggi ma nomi di donne che forse l'avvocato si teneva in casa per amanti.
