Il trionfo della giustizia
Il trionfo della giustizia è il titolo del racconto di Irwin Shaw, nel quale i tratti parodistici lo sono talmente da apparire solo ... realistici.
Un brano per invogliare la lettura:
«Sei un maledetto bugiardo, Victor!» urlò [Mike Pilato, assunto creditore di una somma di denaro da Victor Fraschi, che in udienza riferisce di aver già adempiuto al suo debito ndr].
E così dicendo, con un balzo scese dal banco dei testimoni, afferrò una pesante sedia di quercia e la sollevò minacciosamente sopra la testa di Victor.
«Mike, oh Mike!» fu il gemito di Dolores che si levò sopra la confusione che si fece nell'aula.
«Di' la verità, Victor!» urlò ancora Mike, il volto paonazzo, i denti bianchi dietro le labbra contratte, quasi forsennato per la rabbia; per la prima volta in vita sua stava minacciando di violenza un suo simile.
«Di' la verità, subito!».
Restava ritto e immobile, immagine della Giustizia, armato della sedia; le vene gli pulsavano nei polsi enormi, le mani grandi e nodose tenevano la sedia che vacillava sopra la testa di Victor, e le braccia poderose erano tese e gonfie dentro le maniche di panno nero.
«Subito, Victor!».
«Pilato!» esclamò il giudice. «Metta giù quella sedia!».
Victor restava seduto immobile, con lo sguardo colmo di attonito orrore verso la sedia sopra la sua testa.
«Pilato», urlò il giudice, «posso farla mettere in galera per questo! Si ricordi che questa è una corte di giustizia!» disse colpendo sul tavolo con severità ma debolmente.
«Victor?» disse Mike, inflessibile, irremovibile. «Victor? Subito, per favore».
«No», strillò l'altro, rannicchiandosi sulla sedia e coprendosi gli occhi con le mani a debole difesa. «Non ho pagato! Non ho pagato!».
«Pilato», gridò il giudice, «questa non è una prova!».
«Mentivi allora?» continuò Mike inesorabile, sempre tenendo la sedia sollevata sopra di lui, a mo' di scure.
«Mike, oh Mike», gemeva Dolores.
«Non è stata mia l’idea», balbettò Mike.
