L'attesa dell'esecuzione

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  • 21/09/2013
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Fratello in spirito di Joseph K, Cincinnatus, protagonista di Invito a una decapitazione di Nabokov, è stato condannato a morte per "turpitudine gnostica". In un mondo dove tutti sono trasparenti agli altri, la sua colpa è di essere "opaco", di custodire gelosamente pensieri, sentimenti e intenzioni. Più ancora della condanna però, lo angustia il non sapere quando verrà eseguita.

Da non perdere il dialogo di Cincinnatus col direttore della prigione. "Cincinnatus disse:" Vorrei sapere se l'ora attesa sarà lunga". "Eccellente sabayon! E lei vorrebbe anche sapere se l'attesa sarà lunga. Purtroppo non lo so nemmeno io. Mi informano sempre all'ultimo momento. Ho protestato varie volte e posso mostrarle tutta la corrispondenza al riguardo, se le interessa". "Dunque potrebbe essere domani mattina?" chiese Cincinnatus."Se le interessa..." disse il direttore. "...Sì, davvero squisito e più che appagante, mi creda. E ora, pour la digestion, lasci che le offra una sigaretta. Niente paura, al massimo è solo la penultima" soggiunse argutamente. "Non lo chiedo per curiosità" replicò Cincinnatus. "E' vero che i codardi sono sempre troppo curiosi. Ma le assicuro... Anche se non posso controllare i miei brividi e così via, questo non significa niente. Non è colpa del fantino se il cavallo freme. Se voglio sapere, una ragione c'è: il compenso per una condanna a morte sta nel conoscere l'ora esatta in cui si morirà. Un grande lusso, ma meritato. Invece, io vengo lasciato in questa incertezza, tollerabile solo per chi vive in libertà. E per giunta ho in mente molti progetti, iniziati e interrotti in varie occasioni... Solo che non potrò portarli avanti se il tempo che mi resta prima dell'esecuzione non sarà sufficiente al loro sistematico compimento. Ecco perché..."."Oh la smetta di borbottare, per favore" sbottò il direttore, irritato. "In primo luogo, è contro il regolamento e poi glielo dico chiaro e tondo, e per la seconda volta: non lo so. Tutto quello che posso dirle è che il suo compagno di sorte è atteso di giorno in giorno; quando sarà arrivato, e si sarà riposato, e si sarà assuefatto all'ambiente, dovrà ancora verificare lo strumento, sempre che, naturalmente, non abbia portato con sé il proprio, il che è molto probabile. Com'è il tabacco? Mica troppo forte?".

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