...sempre di seguito al diritto e alla sua applicazione
Connesso agli acidi commenti che LLosa mette in bocca al suo avvocato delle assicurazioni anche il brano di Bianciardi, La vita agra, può essere letto.
"Chi ha un bambino fa bene a mettergli in testa la paura del traffico, e dirgli attento nini, la macchina ti schiaccia, dai la mano a mammina. Come se fossero lupi, le automobili. Ma anche i grandi debbono stare attenti, se sono pedoni senza la mutua, perché se finisci sotto sei fregato. Se finisci sotto fuori delle strisce, loro non hanno da pagarti una lira, anzi sei tu che gli paghi il danno eventuale, il vetro del finestrino rotto, lo sporco del sangue sui sedili, un'ammaccatura al cofano, l'incomodo, il tempo perso, perché loro hanno sì l'obbligo di non omettere il soccorso, ma poi te lo fanno scontare, tanta benzina dal punto del sinistro all'ospedale, tanto dall'ospedale al posto dove avevano la commissione, un appuntamento mancato, un affare andato a monte per colpa tua. Loro hanno gli avvocatoni, e tu sei solo. La paghi anche se finisci sotto al passaggio zebrato, perché nell'urto è quasi sicuro che tu vai a cadere più in là delle strisce, e loro possono sempre dire, e dimostrare con gli avvocatoni delle assicurazioni, che è stato fuori, l'investimento. Conviene traversare sulle strisce, ma tenendoti al margine più vicino alla parte da dove arriva il traffico, così sei un poco più sicuro di cadere nel passaggio, e i danni te li pagano, anche se penalmente non gli costa più di un quattro mesi con la condizionale".
